martedì 29 giugno 2010

Forasacchi

quasi tutto quello che c'è da sapere...



Quando arriva l’estate, dopo il lungo riposo dalla fine della stagione venatoria precedente, sentiamo il bisogno di allenare i nostri ausiliari, per far riprendere loro una forma smagliante e per trovarci pronti alla nuova stagione di caccia. Uno dei pericoli più frequenti, vuoi per il pelo più fitto e lungo dopo un periodo di inattività, vuoi per le frequenti uscite in tale periodo, è certamente costituito dalle ariste delle graminacee selvatiche (bromo e orzo selvatico), note ai più come forasacchi, che chi possiede un cane non può fare a meno di conoscere.
In effetti si tratta di componenti della spiga, giunta a maturazione, di queste specie vegetali diffuse praticamente ovunque, dalle aiuole delle città ai prati incolti, che per loro particolare conformazione
si attaccano al pelo degli animali, trasformandoli in inconsapevoli mezzi di trasporto/diffusione per i semi della pianta stessa.
Di grandezza variabile, la loro forma ricorda quella di un arpione, con una robusta punta acuminata e con delle ali provviste di piccoli uncini disposti in maniera tale da consentirne il movimento solo in avanti, spinti dallo stesso movimento del cane, bucandone letteralmente, il più delle volte, la pelle (per osservarne l’inarrestabile movimento basta prendere una di queste spighe tra le mani e compiere impercettibili movimenti come di sfregamento).

Le vie di penetrazione del forasacco sono la pelle, le orecchie, il naso, la gola, gli organi genitali:

- Penetrazione attraverso la pelle: la zona preferita è tra le dita, ma possono penetrare in qualsiasi parte del mantello/corpo e generalmente produce una infezione purulenta (ascesso) che ci appare come una tumefazione calda e dolente, che spesso, ulcerandosi, lascia fuoriuscire del pus. In situazioni del genere il primo tentativo del veterinario è cercare di estrarli tramite apposite pinze, ma se l’estrazione non ha fortuna, il più delle volte è necessario, ricorrere a veri e propri interventi chirurgici in anestesia.

- Penetrazione dalle orecchie: il cane manifesta evidente fastidio camminando con la testa abbassata e ruotata e, soprattutto, scuotendola e grattandosi nel tentativo (sempre vano) di togliere il corpo estraneo; importantissimo in questo caso è precipitarsi al più presto dal veterinario perchè le probabilità di perforazione del timpano crescono con il passare del tempo.

- Penetrazione nel naso: i sintomi sono violente crisi di starnuti con fuoriuscita, spesso, di sangue; in tal caso, contrariamente a quanto molti credono, i forasacchi penetrati nel naso, avanzando, hanno la sola possibilità di essere ingoiati e non di finire in trachea. In ogni caso vanno tolti al più presto e spesso ricorrendo, con il cane in anestesia generale, ad una delicata endoscopia (rinoscopia), in quanto non sempre sono raggiungibili utilizzando l'otoscopio (strumento con cui si ispeziona il condotto uditivo).

- Penetrazione in gola: in tal caso il cane manifesterà improvvise crisi di tosse, a volte espettorando sangue. Tale destinazione è tipica nei cani da caccia come pointer e setter, abituati a correre nei prati a bocca aperta. Anche in questa occasione il ricorso al veterinario è prassi per eseguire un'endoscopia/broncoscopia così da individuare la sede della perforazione.

Importante, quanto recarsi dal veterinario al minimo sospetto di penetrazione di forasacco, è cercare di ridurre le possibilità di venirne a contatto. Quindi :
- evitare di condurre i cani in campi con erba non tagliata e raccolta;
- ispezionare con cura il pelo (soprattutto tra le dita, intorno alle orecchie, nella zona genitale) dopo ogni uscita;
- tenere sempre cortissimo il pelo intorno alle orecchie, fra le dita, sotto i cuscinetti, zona genitale, così da diminuire le probabilità di raccogliere qualche forasacco e nel contempo pulci/zecche.