Adenovirus
L’Adenovirus canino (CAV 1), un virus che contagia il cane attraverso la via orale per ingestione di sostanze infette (escrementi, saliva), è il responsabile di questa malattia che colpisce soprattutto il fegato (epatite virale) e, se contratto respirando, le prime vie respiratorie (laringo -tracheite virale).
Sintomatologia: nel primo caso, si evidenzia nell'astenia, aumento eccessivo della temperatura corporea, vomito, diarrea e spesso ittero. Nel secondo caso il virus causa scolo dalle narici, tosse, arrossamento degli occhi e lacrimazione.
Terapia: entrambe le forme possono essere curate intervenendo prontamente.
Prevenzione: vaccinazione da ripetersi annualmente.
Cimurro
Il Paramyxovirus, scoperto nel 1905, è il virus che causa questa grave malattia infettiva. Può essere contratta a qualsiasi età tramite contagio diretto da un cane ammalato, ma anche dall'ambiente in cui si trovino materiali patologici infetti (saliva, feci, urina, ecc.).
Sintomatologia: il periodo di incubazione varia dai 3 ai 7 giorni con febbre alta e mancanza di appetito; poi, a seconda della via di introduzione, sopravvengono i sintomi della malattia:
- digestivi (vomito, diarrea, stomatite, tonsillite);
- respiratori (tosse, scolo catarrale dalle narici);
- oculari (lacrimazione intensa, congiuntivite purulenta);
- cutanei (pustole, esantemi sotto le ascelle e sul ventre);
- nervosi (convulsioni, paralisi, meningiti, encefaliti, tic).
L’indice di mortalità è alto, anche se non si esclude la guarigione del cane, spesso però seguita da fenomeni neurologici permanenti ( epilessia, convulsioni, paralisi ).
Terapia: l'unico mezzo efficace e non pericoloso per la prevenzione è la vaccinazione che verrà fatta, con cadenza annuale, per tutta la vita del cane.
Leishmaniosi
Leishmania Infantum è un protozoo, che penetrato nell'organismo animale tramite un moscerino (flebotomo), causa questa malattia che in breve tempo raggiunge i diversi organi interni: il periodo di incubazione può arrivare a due anni.
Sintomatologia:
Può presentarsi in due forme:
- Acuta: forma rara che colpisce soprattutto i cani giovani, si manifesta con febbre, tremori muscolari e porta alla morte nel giro di pochi giorni.
- Cronica: più frequente della prima, interessa solo gli adulti ed associa sintomi che interessano la pelle, le mucose, le ghiandole, gli occhi, le viscere, il sistema nervoso e le articolazioni
I sintomi generali sono: prostrazione, dimagrimento, atrofia muscolare e ipertermia, lesioni cutanee, perdita della lucentezza del pelo, caduta del pelo localizzate (dita, dorso, coda, gomiti, intorno agli occhi. A volte il tartufo diventa secco e screpolato e si può anche assistere ad una crescita smisurata delle unghie (unghie da grifone). Al quadro già descritto a volte si possono notare ulcerazioni della bocca ed delle mucose respiratorie, ingrossamenti delle ghiandole linfatiche, dissenteria ed insufficienza renale.
Terapia: è una malattia trasmissibile all'uomo ma fino ad oggi non esiste un vaccino.
Prevenzione: in questo caso è basata sulla lotta ai propagatori (vedi prodotti utilizzati contro le zanzare) e sulla distruzione dell'habitat a loro propizio.
Leptospirosi
I batteri, prodotti da diversi tipi di leptospira, sono causa di una malattia infettiva molto diffusa in tutto il mondo. Si trasmette direttamente, da animale malato a sano, o indirettamente con l'ingestione di acqua, alimenti o altro materiale contaminato (acqua di torrente, fiumi, canali e fognature). Agenti di diffusione inoltre sono i roditori (topo nero, topo di fogna, porcospino) che non patiscono tale infezione ed eliminano le leptospire con le urine.
Sintomatologia: Inizialmente i sintomi sono febbre, malessere generale, anoressia, tonsillite e vomito.
Nel cane le leptospirosi si manifestano in tre forme cliniche:
Gastroenterite emorragica (o morbo di Stuggart o tifo canino): è dovuta alla "Leptospira Ictero-Haemorragiae" e/o alla "Leptospira Canicola" e si con presenta vomito emorragico, diarrea e insufficienza renale acuta.
Ittero: causata questo virus, presenta, oltre ai sintomi già descritti, ittero coloro giallo arancio e piccole macchie rosse sulle mucose.
Nefrite: causata dalla "Leptospira Canicola" con forme renali molto gravi. Oltre ad essere molto pericolosa per il cane può essere trasmessa all'uomo (Zoonosi)
Terapia: la profilassi consiste nella vaccinazione con richiamo annuale, mentre per i cani che sono più esposti degli altri all'infezione, è consigliabile ripetere il richiamo ogni sei mesi.
Malattia di Rubarth
L’Adenovirus (CAV 1) è il virus che causa di questa epatite. L'urina rappresenta la principale forma di contaminazione.
Sintomatologia: dopo un'incubazione di 2 o 3 giorni la malattia si manifesta con problemi digestivi (vomito, diarrea). Dopo 10-15 giorni dall'infezione, possono apparire disturbi agli occhi colorando la cornea di blu (edema corneale o cheratite blu).
La malattia provoca inoltre gravi lesioni epatiche o può generare manifestazioni cliniche indipendenti del fegato come turbe respiratorie (rino-tracheo-bronchite). Nella forma iperacuta colpisce maggiormente i cuccioli, i quali muoiono nel giro di poche ore senza aver presentato sintomi evidenti.
Prevenzione: vaccinazione, a partire dai 2 mesi, con richiamo annuale.
Parvovirosi canina o gastroenterite virale
Il "Parvovirus", un piccolo virus in rapida diffusione dal 1979, è la causa di questa malattia infettiva che colpisce soprattutto gli animali giovani non ancora vaccinati. Il virus entrato in circolo si moltiplica in maniera molto rapida.
Sintomatologia:
inizialmente è caratterizzata da una sorta di depressione, anoressia, vomito profuso, febbre alta, diarrea emorragica maleodorante e nerastra con conseguente disidratazione ed un rapido dimagrimento dell'animale che rifiuta cibo ed acqua.
Terapia: si basa sull'uso di antibiotici, soluzioni reidratanti che servono contro le infezioni secondarie di origine batterica, la disidratazione e le emorragie gastrointestinali.
Prevenzione: vaccinazione con richiamo annuale
Rabbia
Il "Rhabdovirus" è il virus responsabile della rabbia, che si trasmette attraverso il morso di animali rabidici, (in Europa è la volpe che funge da principale mezzo propagatore soprattutto in Germania, Francia, Austria, Paesi dell'Est, ex Jugoslavia e Turchia). La rabbia è una malattia virale conosciuta fin dall'antichità, oggetto di studi e ricerche scientifiche (Pasteur nel 1885 mise a punto trattamento antirabbico), diffusa in molte parti del mondo tra cui Africa, Asia, America del Sud ed Europa dove si sviluppò nel 1968, interessando l'Italia fino all' Appennino Tosco-Emiliano.
Sintomatologia: Il periodo di incubazione va da 15 ai 60 giorni: si moltiplica in un primo tempo nel punto di inoculazione nelle cellule muscolari, poi colonizza l'intero sistema nervoso, risalendo fino al cervello che ne diventa la sede definitiva. Nel cane infetto la malattia si presenta in tre fasi:
- nella prima l'animale si mostra inquieto e come spaventato.
- nella seconda (forma furiosa) presenta turbe nervose e può presentarsi una paralisi delle corde vocali con cambiamento dei latrati emessi.
- nella terza (forma paralitica o Rabbia muta) possono presentarsi anche disturbi motori caratterizzati da paralisi, paralisi della mandibola inferiore, incapacità di abbaiare, paralisi degli arti (emiplegia, paraplegia).
L'evoluzione della malattia, qualunque sia la sua forma, va da tre a cinque giorni.
Terapia: non esiste una terapia valida è quindi consigliabile prevenire questa patologia
Prevenzione: la vaccinazione nella specie canina può essere iniziata a 3 mesi ed è necessario rispettare la data per il richiamo annuale.
In Italia tale forma di prevenzione è facoltativa, ma diventa obbligatoria in alcuni casi:
- in certe zone dove sia necessaria come profilassi contro il contagio;
- per i cani che vanno in Sardegna, Sicilia, Elba e tutte le isole del territorio nazionale;
- per i cani che vengono portati all'estero;
- per i cani che partecipano a concorsi, manifestazioni ed esposizioni.
Qualora il cane morda una persona o un altro animale, deve essere tenuto in osservazione veterinaria per un periodo di 10 giorni dalla data della morsicatura, controllo questo effettuabile anche presso il domicilio del proprietario.